Le modificazioni fisiologiche nella rabbia e nella paura
Una buona gestione delle emozioni presuppone la capacità di riconoscere i cambiamenti corporei che si manifestano durante lo stato emotivo.
Può capitare che tali cambiamenti non siano compresi nel loro reale significato di indicatori dell’emozione in corso, e in questo caso le spiegazioni date sono spesso inquietanti e allarmanti, come ad esempio il dubbio o la convinzione che stia insorgendo una grave malattia o un malore, un infarto incipiente o si può avere paura di impazzire.
In altri casi invece, si tende a reprimere o distogliere l’attenzione dalla consapevolezza mentale dell’emozione: in particolare la rabbia può essere percepita non rispondente alle aspettative dell’altro, specie se la relazione è importante e si temono contrasti, e si evita di pensarci, con la conseguenza di avvertire a lungo un disagio indefinito più o meno intenso.
Tutte le emozioni sono accompagnate da pensieri e immagini mentali che descrivono la natura dell’emozione e il suo obiettivo: ad esempio, all’attivazione fisiologica della rabbia causata da un’offesa ricevuta, si accompagna il pensiero o l’immagine di reagire all’offesa protestando, accusando l’altro o aggredendolo fisicamente.
La rabbia e la paura rispondono a stimoli differenti e hanno scopi specifici:
- la rabbia è stimolata dalla percezione di un abuso, un’ingiustizia o una mancanza di “rispetto” da parte dell’altro; ha lo scopo di ripristinare i giusti confini tra me e l’altro;
- la paura può essere innata, ossia presente in tutti gli esseri umani in determinate condizioni:
- pericolo per la propria integrità fisica o psichica (altezza, buio, freddo, abbandono da parte della persona accudente). Lo scopo è di evitare il pericolo e incrementare quindi la possibilità di sopravvivenza in quanto individuo;
- stimoli fisici intensi, come il dolore o un rumore, persone ( paura dell’estraneo), eventi o oggetti sconosciuti (paura dell’ignoto), da cui non sa cosa aspettarsi e come affrontarli;
- circostanze in cui si devono affrontare individui o animali aggressivi.
La paura appresa riguarda un’infinità di oggetti o eventi neutri che sono stati associati allo stimolo della paura (fobia dei ragni, fobia degli ascensori, fobia degli spazi aperti, ecc.)
La rabbia e la paura sono caratterizzate da specifiche modificazioni del funzionamento del corpo, che non sono altro che le manifestazioni fisiche dell’emozione.
Modificazioni fisiologiche della rabbia e nella paura dipendenti dall’attivazione del Sistema Nervoso Simpatico, che prepara l’organismo all’attacco o alla fuga:
- aumento del battito cardiaco
- incremento della frequenza del respiro
- sensazione di contrazione o di maggiore tono muscolare
- broncodilatazione
- sensazione di stomaco”chiuso” o bruciore di stomaco e mancanza di appetito
- riduzione della secrezione di succhi gastrici e della peristalsi intestinale
- incremento della contrazione degli sfinteri
- bocca e gola secche
- aumento della pressione arteriosa
- dilatazione delle pupille
- aumento dell’attenzione e concentrazione sull’oggetto dell’emozione
Se la paura diviene molto intensa si attiva il Sistema Nervoso Parasimpatico che determina una riduzione delle reazioni comportamentali sino all’immobilità, quando la minaccia è percepita sopraffacente (negli animali si manifesta la reazione di finta morte):
- diminuzione del battito cardiaco
- riduzione della frequenza del respiro
- riduzione della pressione arteriosa
- aumento della sudorazione da fronte, ascelle e palmo delle mani
- pallore
- diminuzione della temperatura corporea con sensazione di freddo
- restringimento delle pupille
- broncocostrizione
- sensazione di rilasciamento o riduzione del tono muscolare
- incremento della secrezione degli acidi gastrici e della peristalsi intestinale
- diminuzione della contrazione degli sfinteri
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